Ligue 1: "È ovvio che voglio allenare" annuncia Pierre Sage a poche settimane dalla sua partenza dal Lione
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In un'intervista rilasciata a L'Équipe, Pierre Sage afferma di non serbare rancore nei confronti dei dirigenti dell'OL e di guardare avanti.
Licenziato il 28 gennaio dall'incarico di allenatore dell'Olympique Lione, Pierre Sage ha parlato ai nostri colleghi de L'Équipe . L'ex allenatore del Gones ha parlato dei suoi sentimenti riguardo al suo abbandono del club e dei suoi progetti. Per quanto riguarda la fine della sua avventura con l'OL, Sage sembra aver voltato pagina, anche se gli manca la quotidianità del club: "Mi manca molto il calcio, mi manca allenarmi, sentire il suono delle palle, preparare l'attrezzatura, preparare sedute e partite... Ma ho anche sentimenti un po' contrastanti sul mio addio, perché penso che avrebbe potuto continuare, senza una svolta improvvisa e rapida".
Il tecnico francese racconta il giorno della sua partenza e l'incontro con il suo ex presidente John Textor: “Quel giorno sono andato al club dove erano presenti Laurent Prud'homme (direttore generale) e Matthieu Louis-Jean (direttore tecnico). Mi hanno dato una lettera di licenziamento. Non mi hanno dato nessuna giustificazione particolare, ma non ne avevo bisogno, ho letto tra le righe. Mi hanno anche detto che John Textor (il presidente) era a Lione e voleva incontrarmi. Accettai per il semplice motivo che volevo ringraziarlo di persona per avermi dato la possibilità di allenare a questo livello. E volevo anche dirgli che sentivo di aver colto l'occasione."
L'allenatore 45enne è comunque orgoglioso di essere riuscito a ricreare un legame tra i tifosi del Rodano e il loro club: "È la vittoria più bella, perché uno degli obiettivi del calcio di alto livello è rendere felici le persone. Attraverso ciò che abbiamo prodotto, abbiamo creato questa connessione e ne sono orgoglioso. Sono rimasto sorpreso dalla portata dei ringraziamenti, c'erano perfino degli affreschi... (....) E non provo alcuna amarezza nel vedere il club continuare in questa armonia. Voglio che la gente sostenga l'OL, indipendentemente dal fatto che Pierre Sage sia presente o meno".
Riguardo al suo futuro, Sage dice di aver ricevuto delle offerte: "Sì, ho ricevuto diverse offerte, ma prima avevo bisogno di fare il punto su ciò che ho appena vissuto. E se devo dare seguito alle richieste, è per trovare qualcosa che mi vada bene e che corrisponda esattamente a ciò che ho appena vissuto. Ecco perché ultimamente ho rifiutato un sacco di cose. Ora è ovvio che voglio allenare perché mi manca."
Immagina addirittura di tornare un giorno ad allenare il club che ha appena lasciato : "La mia sede è a Lione e ho intenzione di restarci. Questa è la mia città e quando dovrò lavorare altrove, tra un contratto e l'altro, tornerò sempre nella mia città. Non venderò mai la casa che sto comprando qui per un buon motivo: so che un giorno tornerò ad allenare l'OL."
lefigaro